piccoli esercizi di immedesimazione

15 marzo 2012

In questo periodo la lettura della sera con i miei figli è Zanna Bianca. Il romanzo inizia con due uomini che attraversano il selvaggio nord in slitta per portare un morto in città, al funerale. Il viaggio è nei ghiacci perenni, con i lupi affamati in agguato. Ogni sera, complice una lupa astuta, il branco selvatico riesce a portare via uno dei cani della slitta. I due uomini vedono la loro fine vicina, uno muore sbranato, l’altro sopravvive in una lotta estrema a colpi di tizzoni ardenti che ci ha fatto trattenere il fiato. Nella seconda parte il racconto cambia registro. C’è una lupa, quella astuta, e ha un cucciolo che soffre la fame come tutti gli animali del gelido nord, finché non muove i primi passi fuori dalla tana, dove trova un mondo che lo seduce e lo minaccia; c’è la lince inferocita a cui lui ha divorato il piccolo, c’è la scoperta di essere predatore ma anche preda. E mentre il giovane lupo combatte la sua battaglia per la sopravvivenza, mio figlio Filippo mi dice: «È strano, prima odiavamo i lupi e volevamo che morissero. Adesso gli vogliamo bene e speriamo che vincano». Già, Jack London è maestro a calarci negli occhi e nel cuore ora di un uomo ora di un lupo, Continua a leggere »

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