11 luglio 2012
Scritto da: Susy
Camilla Läckberg, Lo scalpellino (Marsilio, 2011, € 19,00, pp. 574). È un giallo made in Svezia. L’autrice è una giovane scrittrice Camilla Läckberg che ha al suo attivo altri due libri (Il predatore e La principessa di ghiaccio che ancora non ho avuto occasione di leggere). La storia si apre con il corpo esanime di una bambina ripescato dalle fredde acque del mare del Nord.
L’investigatore Patrick Hedstrom a cui viene affidato il caso, scopre con orrore di conoscere la bimba ed i suoi genitori e con raccapriccio scopre anche qualcosa di cui non avrebbe mai voluto entrare a conoscenza: la bimba è stata assassinata. Da qui inizia una intricata indagine che porta a galla tutti i segreti di una famiglia e che sconvolge il piccolo centro di Fjallbacka. Una serie di storie si intrecciano e intersecano come tante linee impazzite. Continua a leggere »
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2 luglio 2012
Francesco Recami Gli scheletri nell’armadio (Sellerio € 13,00, pp. 219). Ho scoperto Recami l’anno scorso con La casa di ringhiera, (ve lo consiglio, da leggere primoa di questo), e non volevo perdermi Gli scheletri nell’armadio, che è il seguito. Stesso palazzo vecchia Milano, zona Casoretto, stessi personaggi che si muovono coralmente. Figura centrale è il pensionato Amedeo Consonni, che da anni raccoglie ritagli di giornale sui casi di cronaca nera. Continua a leggere »
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30 giugno 2012
Scritto da: Susy
Jo Nesbo Nemesi (Piemme, 2010, € 11,50, pp. 492). Inizio subito con il dire che i thriller non mi piacciono. Non è proprio il mio genere. Eppure ci ho provato. Con dedizione e costanza ho affrontato la trilogia di Stieg Larsson Millennium. Ho letto con impegno il primo libro (Uomini che odiano le donne) che mi ha appassionata e catturata fino alla fine nonostante le scene di violenza, fin troppo dettagliatamente descritte. Ma già al secondo volume della serie… mi sono arenata! Dopo i primi capitoli, ho abbandonato incapace di proseguire! Così il voluminoso romanzo ora giace in cima alla mia personalissima pila di libri “interrotti” e aspetta di essere ripreso. Ero curiosa di scoprire questo Jo Nesbo del quale avevo letto e sentito un gran bene. Il personaggio principale di Nemesi è sempre il commissario Harry Hole Continua a leggere »
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13 marzo 2012
Luigi Carletti, Prigione con piscina (Mondadori € 17,00, pp. 200). Non sto per recensire l’ultimo capolavoro, diciamolo subito. E sarà che leggo troppe cose insieme, sarà che quel che esce ogni giorno in libreria è quel che è. Rumer Godden è l’ultima che è riuscita veramente a conquistarmi, una signora inglese morta ottantenne nell’89 dopo aver scritto una sessantina di romanzi per adulti e bambini. Ma no, non ho intenzione di cadere nella retorica snob del “leggo solo autori morti”, non credo che il meglio sia tutto passato, anzi spero sempre che debba venire. E se il presente molte volte delude – e sto parlando dei romanzi italiani di oggi – in fondo si tratta di cercare e cercare ancora. Così, sospesa fra sbornia di libri scipiti e desiderio di letture che lasciano il segno, cerco fiori di campo, se non trovo peonie. Perciò ho deciso di parlare di questo romanzo appena uscito perché mi è sembrato gradevole, leggero e di buona compagnia. È un giallo ma al centro non ha un omicidio (anche se ovviamente qualcuno muore): la vicenda ruota attorno a un criminale di grande carisma, Continua a leggere »
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11 gennaio 2012
Claudia Piñeiro, Betibù (Feltrinelli, 2012, traduzione di Pino Cacucci, € 17,00, pp. 301). Ricordando l’incipit fulminante di Tua, il precedente giallo psicologico della scrittirce argentina Claudia Piñeiro, ho trovato un po’ lento l’inizio di Betibù. Ma basta tener duro per una quarantina di pagine. È il tempo necessario per presentare i personaggi: Nurit Iscar (detta Betibù per la somiglianza con Betty Boop), giallista in crisi spedita sul luogo di un delitto Continua a leggere »
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30 dicembre 2011
Scritto da: Adele
Un giallo atipico L’uomo che amava i cani (Marco Tropea Editore 2010) scritto dal cubano Leonardo Padura Fuentes: dalla prima pagina conosciamo assassino, vittima e movente. Continua a leggere »
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2 novembre 2011
I quattro libri de Le stagioni del commissario Ricciardi mi erano appena arrivati, in edizione tascabile Fandango. Da un rapido sguardo, mi aveva colpito che fossero ambientati a Napoli in epoca fascista. Ma è stata un’amica a spingermi a leggere – ho sempre bisogno di un buon motivo per aprire un giallo. Nell’imbarazzo della scelta, decido di cominciare dal primo, Il senso del dolore – L’inverno del commissario Ricciardi, uscito nel 2007, esordio di Maurizio De Giovanni impiegato di banca napoletano che si reinventa scrittore grazie a un concorso letterario. Ora mi asterrò dal rivelare la trama, Continua a leggere »
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18 agosto 2011
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Sarà che in fondo non si inventa mai niente, sarà il caso, sarà che leggo troppi libri: mi è capitato di imbattermi in un romanzo che mi ha fatto pensare a un altro affine per atmosfera, ambientazione, trama. Non si tratta di plagio e non è stato spiacevole, ognuno di questi libri ha il suo perché. Ed è senza alcuna critica che ho deciso di recensirli entrambi, accostandoli per inevitabile attrazione, ma anche perché a volte, “orfani” di un libro che ci è piaciuto, andiamo in cerca di uno che ci restituisca quel sapore e quell’emozione. Continua a leggere »
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29 luglio 2011
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È uscito da una delle decine di pacchi che quotidianamente minacciano la mia scrivania e il mio equilibrio. Giovanni Ricciardi, Il silenzio degli occhi (Fazi, 2011, € 16, 50, pp. 263). Un libro di cui non sapevo nulla, salvo che Marco Lodoli lo consiglia, come è scritto in copertina. Comincia così: «La piena boriosa del Tevere assomigliava alla nostra inconfessabile inquietudine. Solo che stavolta era visibile, un disagio che cresceva di ora in ora». Descriveva il mio stato d’animo, per la piena di libri, e di certo per qualche altra inquietudine inconfessabile. L’ho messo nella pigna “da leggere” senza voler sapere altro – Fazi è una casa editrice da cui non ho mai preso una fregatura, il che ha pesato sul mio atto di fede, e sulla conferma del teorema: certi libri chiamano, e sono quelli giusti. Continua a leggere »
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20 aprile 2011
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Scritto da: Adele
Nome: Maria Dolores, cognome: Vergani, età: vicina ai 40, sesso: femminile, residenza: Milano est. Questi sono i dati anagrafici dell’ispettrice nata dalla penna di Elisabetta Bucciarelli, giovane scrittrice italiana dallo stile personalissimo. Io ti perdono, (Kowalski, 2009, €14,00) è un giallo che ti prende e ti trascina dalle prime pagine. Merito della scrittura della Bucciarelli, che è stringata, scarna e sincopata – frasi brevissime che danno un senso di sospensione e di ansia e ti avvinghiano alla storia. Protagonista è Maria Dolores Vergani, finalmente un’ispettrice, Continua a leggere »
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