la nonna che scambiò l’auto con una lavatrice
(Mario Calabresi Cosa tiene accese le stelle)

27 maggio 2011

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Di Mario Calabresi, figlio del noto commissario vittima delle Br nel 1972, ora giornalista e direttore de La Stampa, avevo letto Spingendo la notte più in là (Mondadori, 2007), una toccante ricostruzione della sua vita di orfano di un padre ucciso in quella maniera. Mi aveva toccata, come ogni racconto capace di mostrarti le cose con occhi non tuoi. Avevamo cercato di intervistare Calabresi, al giornale, ma era stato ostile, scortese. Dentro di me, sotto il suo nome, avevo rubricato due impressioni contrastanti. Qualche giorno fa mi arriva il suo nuovo libro, un saggio, Cosa tiene accese le stelle (Mondadori, € 17,00, pp. 130). È con animo ambivalente che inizio a leggerlo Continua a leggere »

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piaceri volatili
(Francesco Piccolo Momenti di
trascurabile felicità
)

10 novembre 2010
Tempo di lettura: 3 minuti

Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo (Einaudi, 2010, € 12,50) è un libro-elenco di cose minute che accadono a tutti con frequenza, più alcune sue personali ma in cui ti ritrovi. Cose che per il loro semplice succedere e ripetersi diventano familiari al punto da farci sentire a casa quando capitano un’altra volta: «Quando quello che ti ha chiesto di conservargli il posto, finalmente arriva. E puoi dimostrare a tutti quelli intorno che era vero» (pag. 91); «quando mi sveglio in un posto che non è casa mia, quell’attimo in cui non capisco ancora dove sono: E anche quando poi lo capisco» (pag. 11). Qualcuna è esilarante, come quella del negozio di scarpe o quella del pigiama, ma non posso scriverle tutte, ci sono i diritti da rispettare. Anche se io lo cito per puro entusiasmo.

Un anno fa non sapevo niente di Francesco Piccolo. Un giorno in libreria vedo Continua a leggere »

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nella valigia dei miei bambini

3 novembre 2010
Tempo di lettura: 3 minuti

“Leggetegli le favole già a sei mesi e a scuola saranno più bravi”. “Non lasciate piangere i neonati o comprometterete il loro futuro scolastico”. “Allattateli al seno per almeno un anno e diventeranno più intelligenti”. Sono le raccomandazioni di tre studi,due americani e uno italiano, pubblicati su prestigiose riviste scientifiche. Mi chiedo se rendere intelligente il loro bambino sia, per le mamme, urgente quanto lo è per i luminari della pediatria mondiale. Io, prima di tutto, vorrei che i miei figli fossero felici. Cosa li aiuterà, da grandi, a essere felici? Me lo chiedo ogni volta che, come tutti i genitori, aggiungo un pezzo al bagaglio che li accompagnerà nella vita.Vado a tentoni, madri ci si improvvisa un po’ per giorno, Continua a leggere »

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tra fodera e cappotto
(Françoise Sand I trentenni)

3 ottobre 2010
Tempo di lettura: 3  minuti
[Ho scritto questo articolo quattro anni fa. L’ho ripescato ora, dopo aver letto il romanzo sui quarantenni di Michael Cunningham. Trentenni e quarantenni esprimono, come ogni categoria generazionale, tratti sintetici e riduttivi. Eppure continuo a sentire del vero in queste sintesi: e da allora a oggi, dagli enta agli anta, quello che sentivo (e che qui ho raccontato) oggi lo sento ancora, anche se con colori trasformati dal procedere della stagione…].

L’altro giorno, mentre vagavo senza meta in libreria, un libretto mi ha chiamata: si intitola I trentenni, la generazione del labirinto di Françoise Sand, psicoterapeuta di grido in Francia. Erano settimane che, nelle riunioni di redazione, si provava a progettare un articolo sui trentenni e, sempre, si finiva con un buco nell’acqua: non c’era una tesi da sposare o da smontare. Ho comprato il saggio (pubblicato da Feltrinelli) e mi ci sono buttata col vago senso di sfida con cui guardo il mio oroscopo: vediamo se sa davvero chi sono io! Continua a leggere »

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Massimo Gramellini L’ultima riga delle favole

17 agosto 2010
Scritto da: Raffina

L’ultima riga delle favole (Longanesi, € 13,00). «La maggior parte degli uomini ignora di custodire il germe della propria fortuna. Lo cerca all’esterno, nelle sensazioni superficiali e, non trovandolo, finisce per condurre un’esistenza infelice». Tomàs ha vissuto senza amore, per paura di amare si è negato l’amore durante la sua esistenza e ora che sta morendo si trova presso le Terme dell’Anima ove le anime sono sospese e devono purificarsi. La Vasca dell’Io, la Vasca del Noi e la Tisana del Distacco sono alcuni modi attraverso i quali l’anima deve purificarsi e trovare se stessa. Tomàs cambierà, si purificherà, tornerà in vita e troverà l’amore.

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