13 gennaio 2013

Scritto da: Fiammetta Montiali
Kristin Harmel , Finché le stelle saranno in cielo (Garzanti, 2012, traduzione di S. Caraffini, € 16, 40, pp. 363). In questo splendido libro è raccontato l’Olocausto nella vita di alcune persone sopravvissute, il dolore del dopo, il cercarsi, la memoria dolorosa che spacca il cuore per tutto il tempo che resta ma anche la solidarietà, il coraggio, la forza di costruire una vita nuova guardando le stelle della vita vecchia che brilleranno per sempre in cielo. Continua a leggere »
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27 luglio 2012

Scritto da: Elisa
Annette Wieviorka, Auschwitz spiegato a mia figlia (Einaudi, 2005, traduzione di Eliana Vicari Fabris, € 9,00, pp. 82). Un libro piccolo, ma di grande spessore morale. Domande e risposte tra una madre e una figlia tredicenne, per cercare di capire ciò che forse non si potrà mai capire: perché Hitler voleva eliminare gli ebrei? Cosa avevano fatto? Perché le altre potenze mondiali non sono intervenute? Perché gli ebrei sono andati come pecore al macello? Continua a leggere »
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25 marzo 2012

Lizzie Doron, Salta, corri, canta! (Giuntina €15,00, pp. 169). Il racconto di Lizzie Doron salta di continuo avanti e indietro nel tempo. Dall’oggi agli anni Cinquanta, l’epoca in cui Aliza, la protagonista (e Lizzie stessa) era bambina a Tel Aviv, figlia di reduci dei campi di concentramento. Aliza passa l’infanzia tormentata da un’ossessione: che fine ha fatto suo padre? Continua a leggere »
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20 febbraio 2012

Scritto da: Elisa
Denis Avey con Rob Broomby, Auschwitz. Ero il numero 220543 (Newton Compton, 2011, € 9,90). Nonostante in realtà il libro non sia proprio quello che ci si aspetta leggendo il titolo, è comunque una storia dal valore inestimabile. Probabilmente il sottotitolo Sono entrato ad Auschwitz di mia volontà, è più che altro una trovata pubblicitaria. Ci si aspetta che il protagonista abbia scambiato la sua divisa di soldato con quella di un prigioniero ebreo e abbia poi vissuto nel campo fino alla salvezza, invece il signor Avey ha trascorso solo due notti ad Auschwitz, Continua a leggere »
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25 gennaio 2012

Scritto da: Elisa
Tatiana De Rosnay, La chiave di Sarah (Mondadori, 2007, traduzione di Adriana Colombo e Chiara frezza Pavese, 17,00, pp. 321). Se la De Rosnay si fosse fermata un po’ prima, forse l’avrei apprezzato di più. L’ultima parte mi è sembrata inutile e quasi scontata. Detto questo, la storia è bellissima, e la formula dei capitoli alternati tra il 1942 e i nostri giorni è molto funzionale e accattivante, dà ritmo e tiene con il fiato sospeso. Il libro affronta un argomento sicuramente non nuovo in letteratura, quello dello sterminio degli ebrei Continua a leggere »
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23 ottobre 2011

Scritto da: Lily Ziino
Le ombre della notte di Maria Concetta Calabrese (Perrone editore, 2010, € 15,00). In questi tempi di dolorose ferite per la nostra coscienza di uomini mi sembra quanto mai attuale questo romanzo in cui l’autrice descrive con stile avvincente le dolorose vicende di Sara, una ragazza ebrea costretta a rinnegare la sua fede pur di rimanere in Sicilia durante l’espulsione degli Ebrei del 1492 Continua a leggere »
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12 maggio 2011

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Scritto da: Mara Marantonio
Nicole Krauss, La grande casa (Guanda, 2011, € 18,00). La profonda ragion d’essere del nuovo romanzo – il terzo – della scrittrice americana Nicole Krauss (New York, 1974), La grande casa, finalista al National Book Award 2010, sta nel titolo. L’espressione ci riporta infatti ad un celebre rabbino del I secolo e.v., Yochanan ben Zakkai; questi era ormai debole e anziano quando i Romani posero sotto assedio Gerusalemme. Stanco delle lotte intestine che dilaniavano il suo popolo, il Rabbino simulò la propria morte: Continua a leggere »
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11 marzo 2011

Benny Barbash, Il piccolo Big Bang (Giuntina, 2011, traduzione di Shulim Vogelmann, € 12,00, ebook € 6,99). La prime 30 pagine si leggono ridendo da soli, ed è meglio saperlo nel caso si pensasse di portare questo libro in treno, in metropolitana o nella sala d’attesa del dentista. Al centro della storia, che più avanti si scopre essere raccontata dal figlio dodicenne, c’è un papà un po’ grasso Continua a leggere »
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31 ottobre 2010

Tempo di lettura: 5 minuti
Un quinquennio dopo il trionfale esordio letterario e l’incoronazione (eseguita di persona dal giornalista Antonio D’Orrico) a erede di Philip Roth e di Proust, Alessandro Piperno ha partorito il secondo romanzo, Persecuzione (Mondadori, 2010, € 20,00), e lo ha diviso in due parti che insieme compongono Il fuoco amico dei ricordi: dopo 416 pagine rilegate con nuova raffinatezza – l’interno della copertina cartonata è rosso, e rosso è il testo sul risvolto della sovracoperta – il libro si chiude con un “continua…”. Tra un anno esatto sapremo come. Nell’attesa, Persecuzione offre di che discutere. Il primo ad affrettarsi è stato un fan storico di Piperno, Gad Lerner, che quando il volume non aveva ancora finito di invadere le librerie (è uscito il 26 ottobre) già lo recensiva su Vanity Fair e sul suo blog con larghezza di affetti e qualche artificio retorico tipo: avrei voluto confermare la regola che l’esordiente di successo proprio non ce la fa a bissare l’opera prima, ma Piperno si è superato. Non so voi, io Con le peggiori intenzioni l’ho trovato irritante, supponente e finto-profondo, sensazione che si era “materializzata” ulteriormente dopo aver visto alcune foto dello scrittore: Continua a leggere »
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