magica Amélie, dici sempre le cose che sento!
(A. Nothomb La nostalgia felice)

4 aprile 2014

Amélie Nothomb, La nostalgia felice (Voland, 2013, traduzione di Monica Capuani, € 14,00, pp. 118). Seguita da una troupe della televisione francese, la scrittrice belga torna nella terra che le ha dato i natali, la primissima infanzia e un amore mai sopito. Non metteva piede in Giappone da quando, a 21 anni, ci era tornata vagheggiando il passato e un lavoro da nipponica doc. Aveva trovato un fidanzato e materia per scrivere due dei suoi libri più belli, Stupore e tremori (sulla sua esperienza in un’azienda di Kyoto) e Né di Eva né di Adamo (sull’amore con Rinri).
Questo ritorno ha la pacatezza dell’età, l’amarezza della nostalgia, la disillusione dei sogni infantili quando li si ricerca da adulti. Continua a leggere »

commenta »

amore non convenzionale
(Carla De Bernardi Qualche lontano amore)

30 marzo 2012

Carla De Bernardi Qualche lontano amore (Mursia € 16,00, pp. 202). Ecco un libro che non avrei mai letto se non fosse stato per la rubrica che tengo su Donna Moderna e per una collega che mi ha spinta a farlo. Non lo avrei letto perché si tratta di una storia puramente sentimentale e fortemente autobiografica, due qualità che di per sé in genere non mi incuriosiscono. Non ho trovato un capolavoro, lo dico subito, ma nemmeno puro intrattenimento rosa – benché, raccontando una storia d’amore, possa essere letto anche così. La ragione per cui vi parlo di questo romanzo è che mi ha colpita la “verità” dei sentimenti che racconta, e il modo in cui riesce a oggettivarla. Continua a leggere »

4 commenti »

il bene e il male secondo Murakami
(Murakami Haruki 1Q84)

4 gennaio 2012

Murakami Haruki 1Q84 (Einaudi, 2012, traduzione di Giorgio Amitrano, € 20,00, pp. 718). La prima domanda che mi sono fatta su questo libro è come si pronuncia il titolo. C’è voluto un centinaio di pagine per pensare che la lettura migliore è millequottantaquattro: 9 in giapponese si legge kyu, come la lettera Q in inglese, e ku vuole anche dire dolore. 1Q84 è una variante del 1984, un anno in cui, per un inspiegabile slittamento, nel cielo compaiono due lune Continua a leggere »

5 commenti »

Erri De Luca Il giorno prima della felicità e qualche citazione che resta impressa

22 agosto 2011

Scritto da: Susy

uest’estate sotto all’ombrellone, tra bambini chiassosi, vicini urlanti ed un caldo torrido, ho letto diversi libri tra i quali non potevo tralasciare uno dei miei autori preferiti. Si tratta di Erri de Luca ed il libro si intitola Il giorno prima della felicità (Feltrinelli,  € 7,00, pp. 133). Magistralmente scritto. Amo la scrittura fluida di Erri de Luca e le immagini che riesce ad evocare con le parole. Mi piacciono le sue storie che parlano di sentimenti antichi, di valori dimenticati, storie di uomini, amori, natura, morte. Racconta la storia di un uomo e di un ragazzo e si svolge in due tempi: da una parte la Napoli della guerra nel 1943 rivissuta nei ricordi di Don Gaetano, dall’altra la storia di un ragazzo ” o smilzo”, a cui Don Gaetano, tuttofare in un grande caseggiato di Napoli, insegna la vita Continua a leggere »

commenta »

vizi da lettore
(Carlos M. Domínguez La casa di carta)

14 giugno 2011

x

Carlos Maria Domínguez La casa di carta (Sellerio, 2011, traduzione di Maria Nicola, €10,00). «Nella primavera del 1998 Bluma Lennon comprò in una libreria di Soho una vecchia edizione delle poesie di Emily Dickinson e, arrivata alla seconda poesia, al primo incrocio, fu investita da un’automobile. I libri cambiano il destino delle persone»: potete smettere di leggere un libro che comincia così? Continua a leggere »

7 commenti »

intorno ai libri
(Patrizia Traverso Preferisco leggere)

7 novembre 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Mi è capitato tra le mani Preferisco leggere di Patrizia Traverso (Tea, 2010, € 12,00), quel genere di libro che in genere apro a caso per vedere cosa ne esce: pagina 87, nella foto un uomo legge a un tavolino e un ragazzo si è addormentato sulle pagine, accanto c’è una citazione di Fernando Pessoa:«La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta». Patrizia Traverso è una fotografa, ha raccolto immagini di lettori (foto curiose ma non eccezionali, a dire il vero) e a ognuna  ha abbinato una citazione sul piacere della lettura: e qui sta il piccolo tesoro di questo libretto. Le citazioni, di cui in fondo è riportata la fonte, sono come una chiacchierata fra amici legati dalla stessa passione. Qualcuna è nota, come la freddura di Groucho Marx, Continua a leggere »

commenta »

nobiltà perduta
(Rosa Matteucci Tutta mio padre)

12 ottobre 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Rosa Matteucci, Tutta mio padre (Bompiani, 2010, € 17,50, pp. 286). Per me Rosa Matteucci (classe 1960) è la miglior scrittrice italiana di oggi. Morti i genitori e il cane, Rosa – chiaro alter ego dell’autrice – ripercorre la propria vita, trascorsa fino agli otto anni in una famiglia nobile e ricchissima di Orvieto, e dagli otto in poi in una famiglia che ha sperperato tutto e vive tra il dileggio del popolino su cui un tempo dominava. Parte del merito è stato di suo padre, dedito a spiritismo, occultismo, astrologia, lotterie e gioco d’azzardo, ma non al lavoro. È con la sua perdita che Rosa fa i conti tra amore, nostalgia e rabbia, mentre dipinge i vezzi della nobiltà andata, i piatti d’oro, i “canini” di razza, la madre che pensa in tedesco. Continua a leggere »

3 commenti »