Cecilia Ahern Scrivimi ancora

23 agosto 2015

Cecilia Ahern Scrivimi ancora (Best Bur)

Scritto da: Susy

Cecilia Ahern Scrivimi ancora (Best Bur, 2006, € 9.99). Leggere questo romanzo di Cecelia Ahern, l’autrice di P.S. I love you, mi ha ricordato un  libro di Daniel Gattauer La settima onda, almeno nella forma perché anche in questo caso la vicenda è svelata al lettore attraverso i testi di mail, chat, sms, lettere, bigliettini. I personaggi principali sono Rosie ed Alex, amici fin da bambini, vicini di banco, compagni di marachelle, inseparabili. Almeno fino a che la loro vita prende direzioni diverse, per vicende che non posso svelarvi. Continua a leggere »

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Edith Warton L’età dell’innocenza

2 febbraio 2012
Scritto da: Maddalena Ramolini

Edith Wharton, L’età dell’innocenza (Bur, 2008, € 8,90). Non è facile per me scrivere una recensione su questo meraviglioso libro, poiché si tratta del mio preferito in assoluto. Come accade ogni volta, quando si vuole parlare di qualcuno o qualcosa che abbiamo amato fino allo sfinimento, c’è sempre quella sensazione insidiosa di sminuirlo attraverso le parole, di non riuscire a rendere concrete tutte le emozioni che ci ha dato, di renderlo diverso o peggio ancora ordinario. Correrò il rischio – sperando di riuscire a descriverlo come merita. Continua a leggere »

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una storia d’amore che si legge d’un fiato
(Paullina Simons Il cavaliere d’inverno)

8 settembre 2011
Scritto da: Maddalena

Il cavaliere d’inverno di Paullina Simons (Bur, 2003) è la più bella storia d’amore che abbia mai letto, perché ti fa divorare il romanzo cercando ogni minuto per leggerne un pezzetto… Tatian e Dasha sono due sorella nella Leningrado assediata dai tedeschi di Hitler, ma la loro vita è impreziosita dalla presenza affascinante del tenente Alexander… Provare per credere. La loro avventura finirà per coinvolgervi giorno e notte.

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Camilla Cederna: dal passato
un ritratto del presente

22 febbraio 2011

Tempo di lettura: 8 minuti

A cento anni dalla nascita di Camilla Cederna, una donna che in Italia “fece” il giornalismo e lo impastò di sostanza (inchiesta) e di scrittura (una vena narrativa autentica), Bur pubblica Il mio Novecento, una raccolta-gioiello di  articoli usciti dagli anni Quaranta fino alla fine della sua carriera. C’è la storia d’Italia in questi pezzi, e non è il solito modo di dire, c’è la storia della nostra politica, del costume, dello spettacolo, della moda e dei vizi. C’è un ieri che parla dell’oggi. Vi propongo qui questo pezzo che mescola intervista, inchiesta e scrittura, firmato dalla Cederna nel 1977. Il titolo: Serve una città? Chiama il Berlusconi, il quale, tra parentesi, proprio a lei concesse in quell’occasione la sua prima intervista. Continua a leggere »

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Mary Karr Il club dei bugiardi

12 ottobre 2010
Scritto da: Paola Romagnoli
www.paolaromagnoli.it

È chiaro sin dalle prime righe del romanzo autobiografico Il Club dei bugiardi della statunitense Mary Karr (edito da Bur) che ad attendere il lettore è la sinuosità di un dramma. Eppure ad emergere e conquistare in quest’infanzia anni Sessanta sul suolo del Texas è il bisogno d’amore inseguito da Mary, bambina dalla consapevolezza precoce e con gli occhi puntati su genitori che, comunque sia, si vorrebbe assolvere. Una madre rapita dall’alcol e dalla disillusione e un padre perlopiù fuori casa; ma anche una madre che inonda le stanze delle note sensuali della Carmen quando è di buon umore, e un padre che chiama la figlia “trappolina” ed emana un “odore come di quercia tagliata di fresco”. Tutti pronti a riunirsi sul gigantesco letto matrimoniale per bizzarri picnic domestici. C’è la coscienza di esser ‘diversi’, anche a tratti sfortunati, ma via via che il mosaico della narrazione si completa si fa evidente quel che l’autrice stessa annuncia nell’introduzione: “Il Club dei Bugiardi è nato come lettera d’amore alla mia tutto-meno-che-perfetta famiglia”. E ci si abbandona, così, grati, a “una di quelle vecchie storie che t’infiammano e ti liberano, quelle vere”.

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la libertà dei vecchi
(Diana Athill Da qualche parte verso la fine)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Diana Athill, Da qualche parte verso la fine (Bur, 2010, € 9,00). «Quando si tratta di marito e moglie, penso che le parole chiave dovrebbero essere gentilezza e rispetto, non fedeltà, e non è detto che l’infedeltà sessuale debba necessariamente offuscarle. […] Ci sono cose, tra cui le infedeltà sessuali, che non fanno male se restano sconosciute o al massimo sono conosciute e accettate» (pag. 29, 31). La donna che scrive queste parole ha 89 anni. Dal punto a cui è arrivata, da qualche parte verso la fine, racconta cos’è invecchiare. Ne escono ricordi di vita goduta, le cose che a una certa età non si ha più voglia di fare. E soprattutto le verità scoperte lungo il cammino. Il passare degli anni non è semplice declino: è aprire, uno dopo l’altro, i lucchetti che ci tengono in gabbia. Evadere dalle prigioni della mente e della società. Da anziani non si è più saggi, come si dice per retorica, ma più liberi.

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celo celo manca
(Carla Signoris Ho sposato un deficiente)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Carla Signoris, Ho sposato un deficiente (Bur, 2009, € 8,50). Dopo aver visto Carla Signoris in Happy family, ho riaperto il suo libro, con disappunto di mio marito. Ha un titolo che gli uomini non tollerano. Eppure deficiente, dal latino deficere, vuol solo dire che manca di qualcosa. Una gambetta nel cromosoma 23, quello che lui ha XY e noi XX, è la prima di varie deficienze che ogni donna può trovare nel suo compagno. Il libro diverte e consola parecchio. Istruzioni per l’uso: sfogliate i capitoli e fate il giochino “celo, celo, manca” pensando al vostro uomo. Un esempio? Pagina 24: «Se a partorire fosse il maschio, avrebbe già trovato da millenni un sistema per non soffrire. Adamo stesso, ancora con la mela in bocca, si sarebbe messo a cercare qualche antidolorifico antidoloroso. […] Da circa due milioni di anni la Asl fornirebbe legalmente e gratuitamente un analgesico… in polvere… da sniffare!». Deficienza di coraggio di fronte al dolore. “Celo”.

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