storia di un ragazzo autistico e del respiro di sua madre…
(Eli Gottlieb Un ragazzo d’oro)

17 febbraio 2018
Eli Gottlieb, Un ragazzo d'oro (Minimum Fax)
scritto da: Francesca Magni

Eli Gottilieb, Un ragazzo d’oro (Minimum Fax, 2018, €17,50, pp.272). Avevo già letto Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte; Mark Haddon mi aveva già ficcata dentro gli occhi di un ragazzino con la sindrome di Asperger. Ne ero rimasta affascinata ma sempre  ignorante di quell’universo multiforme e inafferrabile che chiamano autismo. Confesso: un’autentica vertigine mi tiene lontana dal conoscere meglio; so che qualora mi affacciassi su quel mondo, ne sarei travolta, sconvolta e, peggio, affascinata. Niente mi cattura quanto i cosiddetti “disordini neurocomportamentali”, la devianza dalla norma, il cervello che funziona in modo fortemente atipico e genera sofferenze, famiglie distrutte e talvolta anche genialità inspiegabili. Ma soprattutto stranezze mal tollerate. Spettro autistico, si dice. Spettro come composizione di variabili. O spettro come visione soprannaturale, fantasma delle nostre paure? Continua a leggere »

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troppo pieno, troppo vuoto
(Mark Haddon Lo strano caso del cane
ucciso a mezzanotte
)

16 novembre 2010
Scritto da: Stefano Iacus

Mark Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (Einaudi, 2005, € 11,50). Ho iniziato a leggerlo in aereoporto incuriosito dal titolo e dal commento in copertina di Oliver Sachs che scrive «commovente, verosimile e divertente». Ed effettivamente mi ci sono ritrovato. È a tratti una storia forte che racconta la rinascita di un bambino affetto da una forma particolare di autismo, che affronta un viaggio intimo che gli cambierà la vita. Una madre che scappa perché incapace di gestirlo e pure lo ama, un padre incapace di accettare la debolezza della madre e che, pur negandosi una vera esistenza per accudire Christopher, alla fine perde la cosa più importante e cioè la sua fiducia. Christopher è una bambino che non puoi abbracciare e che accetta come unico scambio di affetto sfiorare i polpastrelli della tua mano protesa a ventaglio. Chi resisterebbe a questa tortura!

Il finale non si svela mai, ma la descrizione dell’autismo è quella che più colpisce. Haddon, fa dire a Christopher alcune perle come «i cani sono fedeli e non dicono bugie perché non sanno parlare»; oppure «mi piace quando piove forte, è come essere avvolti da un rumore indistinto, continuo, che mi ricorda il silenzio ma non è vuoto come il silenzio». Oppure, Continua a leggere »

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