la felicità della bicicletta (diario di un viaggio)

4 settembre 2011

Te ne rendi conto quando arriva il momento di lasciarla: la bicicletta è un pezzo della tua libertà. Moltiplica la forza dei muscoli e consente il lusso di una velocità non motorizzata. È uno strumento naturale. È come cosa viva. Le borse sul portapacchi fanno parte dell’incanto: contengono il necessario. Una particella dell’abituale, un fondo di bottiglia nel mare del superfluo. Nonostante sia fine estate non serve granché, pantaloncini imbottiti per pedalare, tre magliette, una felpa pesante per la sera, un impermeabile. Il bucato steso sulla bici, la stessa t-shirt che torna come una seconda pelle, poi è l’aria a vestirti, il colore dei campi di soia e cavoli, il cappotto del granturco altissimo, le foglie di vite larghe e morbide, i meli carichi di frutti rossi. Eccoci di nuovo a pedalare lungo il Donau, il Danubio. Stavolta da Linz a Tulln, in uno scorcio di fine estate insperatamente azzurro. Continua a leggere »

5 commenti »

Danubio by bike (2010)

30 maggio 2011
o
o

Il giorno che i miei figli hanno pedalato per 20 chilometri senza lamentarsi ho capito che erano pronti per una vacanza in bicicletta. Estate 2010, scegliamo un percorso facile, la ciclabile del Danubio da Passau a Vienna, qualcuno la fa persino coi bimbi nel carrellino a rimorchio. Partiamo in  quattro adulti e quattro bambini fra 6 e 8 anni. La prima tappa è Internet. Digito “Passau” e “fahrradverleih”, noleggio bici in tedesco; prenoto on line quelle per noi grandi e le borse da attaccare alla ruota posteriore. Pago con bonifico e passo all’attrezzatura. Si può fare a meno di tutto, ma non di Continua a leggere »

1 commento »

bagaglio essenziale

16 settembre 2010
Tempo di lettura: 3 minuti
[Potete leggere questo pezzo anche su www.passeggiandoinbicicletta.it un sito che propone itinerari, mappe e impressioni di chi ha fatto una gita o un viaggio in bicicletta]


Quattro adulti, quattro bambini lungo il Danubio, da Passau a Vienna, cinque giorni ai pedali, bagaglio al seguito: finalmente i miei figli sono abbastanza grandi per la vacanza che sogno da sempre. Duecento chilometri, riva nord, riva sud, i battelli di legno per attraversare, la sera cercare un posto in cui dormire, e fermarsi stanchi ma già col pensiero di ripartire. In un viaggio in bicicletta alcune comuni leggi della fisica e del corpo non valgono più. Tanto per cominciare la velocità non è il rapporto tra lo spazio e il tempo, Continua a leggere »

commenta »

in bici sul Danubio

5 agosto 2010

Tempo di lettura: 2 minuti

Paolo Rumiz, È Oriente (Feltrinelli, 2005, € 7,50). «In un viaggio lento tutto si riempie di simboli: la salita è penitenza, il bivio è scelta, il rettifilo introspezione. Il ponte è passaggio sicuro sull’acqua, sul pelago dell’incognito». Rumiz, che fa il giornalista ma è un viaggiatore, racconta i suoi seicento chilometri in bici col figlio, da Trieste a Vienna. Li ho percorsi anch’io, per un tratto. Passau, Inzell, Linz, Enns, Grein, Melk, quattro adulti, quattro bambini, otto biciclette lungo il Danubio, diretti a Vienna, per il fiume o tra campi di soia, orzo, mais, cavoli e frumento con le spighe gonfie ripiegate all’ingiù. Continua a leggere »

7 commenti »