Francia in bici / l’abbazia che sembra arredata con carta da parati

5 agosto 2016

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DA AGEN A MOISSAC 47 km
Il terzo giorno le gambe chiedono strada. È l’effetto del pedalare, i muscoli si scaldano, le endorfine entrano in circolo, vorresti non fermarti mai, correre tra i profumi della natura con la compagnia fedele dell’acqua del canale, la testa piena di pensieri, idee, parole, e nessuno a interromperli. Ma oggi vogliamo fermarci a Moissac dove si trova una bella abbazia, il percorso è un po’ più breve, per fortuna non meno pittoresco.


A Lamagistère una casa del guardiano delle chiuse offre un piccolo ristoro: dalla finestra ornata da scuri color latte e menta, una giovane coppia offre sciroppi naturali. Limone, cannella, basilico, melissa, rosmarino… Alla fine il prezzo lo decidi tu!
A Moissac manca poco e la Maison du Pont St Jacques, la chambre d’hôte prenotata per stasera, è una vecchia casa dalle finestre rosse affacciata sul canale proprio all’ingresso del paese. Il proprietario ci fa entrare bici incluse e attraversate le stanze al piano terra ci mostra un giardino segreto. Pergolato di glicine, begonie ricadenti, un lungo prato fra i muri con amache e tavolini e in fondo un piccolo pollaio. Una grande pianta di acanto ci ricorda l’abbazia di Moissac che corriamo a vedere: nel chiostro, 66 capitelli uno diverso dall’altro raccontano storie della Bibbia. Il portale ha decori che non avevo mai visto così ricchi e le volte dell’interno sono dipinte di uno straordinario decoro a fiori sui toni dell’arancio che un cartello avverte non essere una carta da parati!
Curioso che questa abbazia non dia nota fuori di Francia, non in Italia almeno. Meriterebbe un viaggio solo lei.

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