Scritto da: Elena Almangano

Valeria Fraccari Qui forse potrei vivere (Biblion Edizioni, 2014, € 12, pp. 164).
Un libro che mi ha veramente stupito e leggerlo è stato una scoperta costante. L’autrice descrive le insidie del lavoro di insegnante e la vita di un giovane alunno, ma in questa vicenda si nasconde la difficoltà di ogni vita lavorativa.
La vita di Irene Corti, insegnante di Italiano e Latino in un liceo di Milano, viene sconvolta dal suicidio di una sua alunna. Da quel momento la sua vita cambia inevitabilmente nel continuo tentativo di dimenticare quanto era successo, tuttavia quel gesto disperato continua ad essere il suo “chiodo fisso”, il leit motiv delle sue giornate e, tentando di sfuggirvi, perde se stessa.
Luca, un suo alunno, è nel pieno della sua crescita adolescenziale e vive un rapporto conflittuale con il padre a causa dell’allontanamento della madre, durante la sua infanzia.
Una storia che indaga nel profondo l’animo di una donna e di un ragazzo che non riescono a dare un significato a eventi che hanno stravolto le loro vite, non riescono neppure ad accettarli tanto che tutto viene travolto da essi, come accade nei romanzi della migliore narrativa russa.
Un romanzo che dimostra come un atto di vicinanza e di vera amicizia può cambiare la vita di una persona e far ritrovare la bellezza del proprio lavoro e delle proprie passioni.
Non solo un romanzo sulla vita scolastica, ma anche un romanzo del profondo.