10 libri letti troppo presto (che ho dovuto rileggere per capire)
Questa è una lista che mi sta molto a cuore perché leggere un libro anzitempo (o fuori tempo) è un rischio. Lo sprechi, lo detesti, lo perdi. Poi però, se hai pazienza, un giorno puoi rileggerlo. A me è successo con questi 10. Fra cui Siddartha, preso dal comodino di mia zia che avevo 8 anni; lei non si è opposta e io ho dovuto tener duro per una questione d’onore. Alla fine ho finto di averlo apprezzato, per non deluderla. Ci sono voluti molti anni prima che trovassi il coraggio di rileggerlo. È stata la mia prima rilettura. Ne sono seguite altre, sempre faticose da iniziare – c’è un sentore di tempo sprecato, nel rileggere – ma infine felici. L’ultima è stata Cassandra, riaperto pochi anni fa grazie a un’amica e subito finito nella lista dei 10 libri imprescindibili (sì, prima o poi vi toccherà anche quella!).
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Siddartha di Hermann Hesse
Cassandra di Christa Wolf
Il piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry
Antigone di Sofocle
Delitto e castigo di Feodor Dostoevsky
Madame Bovary di Gustave Flaubert
L’Odissea di Omero
Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar
La vita semplice di Ernst Wiechert
La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth
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Tags: 10 libri
Me ne ricordo uno solo, che non ho ancora avuto il coraggio e il tempo di rileggere: Guerra e Pace.
Cuore, letto ad alta voce a turno, in classe, da noi allievi della IV D, alla Leonardo da Vinci.
Un sonno e un’ angoscia mostruosa.
Ma per un libro così c’ e’ un età per rileggerlo?
Mmmh, forse Cuore no, si può anche archiviare! Guerra e Pace, be’, è nella lista dei 10 che ahimé non ho mai letto…
Ma sai Francesca che hai toccato una nota dolente? Nel senso che se ne parla poco e invece un libro letto anzitempo o in un momento non opportuno può rivelarsi davvero un’arma a doppio taglio.
La questione secondo me nasce proprio dal tempo. Ognuno dovrebbe scoprire il proprio.
Dieci non li trovo ma uno è sicuramente I promessi sposi! Credo di non aver mai odiato un altro libro in quel modo! Proposto e macinato in ogni salsa dalle medie alle superiori, non riuscivo proprio ad amarlo… poi, tanti anni dopo la maturità, l’ho ripreso e finalmente me lo sono gustato come un qualsiasi libro dimenticandomi di Manzoni e della scuola e me ne sono innamorata. Ciclicamente me lo rileggo e ogni volta mi incanto… sull’Innominato, su Azzeccagarbugli, su Don Abbondio…. e piango, e non mi vergogno, da brava donna lombarda, su Morte di Cecilia…
Pochi a dire il vero, ero troppo impegnata a rileggere quelli del post precedente. PAPILLON di Henrì Cherriere cominciato ma finito mooolti anni dopo, e dopo aver visto l’immenso film con Steve McQueen e Dustin Hoffman; I MISERABILI di Victor Hugo per tre volte cominciato e lasciato ripreso qualche anno fa, e ora lo considero uno dei capolavori del secolo; GUERRA E PACE ma questo è una promessa fattami che ancora non ho mantenuto. Erano tutti libri del mio papà e lui me li ha lasciati perchè sapeva che non sarei arrivata nemmeno a metà prima di chiuderli e passare ad altro. E aveva perfettamente ragione. Non mi ha mai proibito nessun tipo di lettura, si fidava e basta, e a ragione.