10 libri che devo a qualcuno
Quando leggo un libro che mi piace sono combattuta fra due desideri opposti, ugualmente sciocchi: essere stata io la prima e l’unica a scoprirlo, in modo che sia in un certo senso solo mio; e, al contrario, accorgermi che tutti l’hanno letto, così da poterne condividere il piacere.
Naturalmente nessuna delle due situazioni si verifica, perciò mi lancio da un lato nell’impresa di farlo leggere a quante più persone possibile e, dall’altro, in un incontrollato lavoro di assimilazione del libro: lo faccio mio al punto da dimenticare come e per quali via mi sia giunto in mano.
Succede, però, dopo qualche tempo, che la smania di ‘possesso intellettuale’ si plachi e affiori la gratitudine: perché spesso – e più spesso di quanto io tenda a ricordare – c’è qualcuno che mi ha messo in mano quel libro, che me lo ha segnalato, caldeggiato. E che lo ha letto e amato prima di me, togliendomi un primato sciocco e aggiungendomi invece alla più bella catena di Sant’Antonio che sia mai esistita: il passaparola dei libri.
Questi 10 li devo a qualcuno, e per ognuno ho un grazie, perché…
–
Il problema Spinoza di Irvin Yalom
mi ha fatto capire chi sono
Norvegian wood di Haruki Murakami
mi ha chiesto di ragionare da giapponese
La vita agra di Luciano Bianciardi
mi ha riacceso l’impegno civile
L’amore fatale di Ian McEwan
mi ha affascinata con la logica
Olive Kitteridge di Elizabeth Strout
mi ha fatta sentire perdonata
Balzac e la piccola sarta cinese di Dai Sijie
mi ha ricordato quanto sono ignorante sulla storia della Cina
Una musica costante di Vikram Seth
mi ha fatto ascoltare Shumann
Metafisica dei tubi di Amélie Nothomb
mi ha regalato il piacere dell’arguzia
Zeitoun di Dave Eggers
mi ha fatto vivere su una canoa a New Orleans dopo Katrina
Open di André Agassi
mi ha fatto innamorare del talento
–
Post letto 1844 volte
Tags: 10 libri
Mamma mia, qui io sono una bestia! Fatico molto a raccontare i miei sentimenti ma vediamo.
Quello che mi hai consigliato tu: I RAGAZZI BURGESS di E. Strout perchè la tolleranza, purtroppo, non è nel mio dna, la devo imparare.
Tutti, ma proprio tutti i libri di JANE AUSTEN perchè l’ironia, il saper ridere delle proprie e altrui debolezze si può fare senza cadere nella volgarità e nella beceraggine di certi film o libri.
SIDDHARTA è stato l’inizio della mia ricerca spirituale al di là delle religioni.
Molto interessante come scelta… Sette di
Questi libri li ho letti con passione e con le stesse
Motivazioni. Ma però faccio fatica a scegliere
Perché ogni libro rappresenta un personaggio
Un momento di vita
Infatti, Federica, è la ragione per cui ho creato le liste in serie… 😉
Ho appena finito di leggere OPEN…MOLTO MOLTO INTERESSANTE.
Io gioco a tennis a livello amatoriale, ovvio, ma non mi è piaciuta la parte dove viene descritto il padre che lo costringeva a giocare.
Ciao a tutte sono una new entry, anche se leggo sempre le vostre recensioni.
Amo alla follia i libri, ho una stanza dedicata a loro, molti su iPad perchè mi sposto in macchina spesso e leggo nell’attesa; ma il carteceo penso che sia insostituibile!
Avrei una domanda per Francesca: ogni volta che termino la lettura di un libro, ho un quaderno dove annoto le mie impressioni, citazioni che mi hanno colpito..etc..
C’è la possibilità di recensire dei libri su qualche sito? Ovvio, non sono una giornalista.
Grazie