Dedicato (soprattutto) a chi ha figli adolescenti
(Jesús Carrasco Intemperie)

27 giugno 2014

Jesús Carrasco Intemperie (Salani, 2013). Quando un amico ti regala il libro che ha appena letto e te ne parla con passione ti sta invitando a entrare in una stanza segreta, dove custodisce le sue personali epifanie. Leggere il libro che lo ha appassionato diventa un gesto di condivisione molto intimo, che ve ne rendiate conto o meno.

Marina mi ha regalato Intemperie con gli occhi che le brillavano, è un romanzo duro, mi ha detto, parla di un vecchio e un bambino, due generazioni a confronto, due modi di vedere la vita. E poi non dice mai come si chiamano, il vecchio e il bambino – ha aggiunto….
Un dettaglio che fa la differenza tra “una” storia e “la” storia, tra raccontare un fatto singolare o uno universale: la vicenda narrata dallo scrittore spagnolo Jesús Carrasco è del secondo tipo.
In una piana assolata e ingenerosa nel cuore immaginario della Spagna, un ragazzino scappa da casa e da un mondo di adulti crudeli, senza sapere dove andare né cosa fare, ma certo di dover fuggire; lo soccorre un vecchio capraio silenzioso e probabilmente in fuga a sua volta. Lasciare la casa paterna significa per il ragazzino confrontarsi con i bisogni essenziali, come il vecchio sa bene: procurarsi da bere e da mangiare. L’esistenza all’improvviso si riduce al grado zero, la vita diventa moneta da gettate sul tavolo da gioco; il vecchio la rischia quando nasconde il bambino all’ufficiale di giustizia che lo cerca con bramosia velenosa, il bambino la scommette quando sceglie di non uscire dal nascondiglio che i suoi inseguitori danno alle fiamme… Succedono cose estreme, vivere è un gioco estremo, sembra dire Carrasco. Accanto al vecchio, anche il bambino lo scopre anzitempo: la sua è una fuga in avanti, gli accadono, a dieci anni o giù di lì, cose che un uomo è in grado di capire solo da vecchio.
Non so se Marina intendesse questo, dicendo che Intemperie parla del confronto fra generazioni: a me è sembrato che al bambino fosse dato di scoprire, tutto insieme e troppo presto, quello che ti serve una vita per capire. Quello che nessuno può (né deve) cercare di spiegarti anzitempo, come ben sa il vecchio capraio che, saggio dei suoi anni, regala al bambino una gamella per l’acqua senza spiegargli a cosa gli servirà…
Grazie, Marina, per avermelo fatto leggere: un romanzo che consiglio a tutti, ma che trovo perfetto soprattutto per genitori di figli alle soglie dell’adolescenza.

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(Jesús Carrasco Intemperie)”


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