Diego De Silva Mancarsi

4 aprile 2013
Scritto da: Fiammetta Montiali

Diego De Silva, Mancarsi (Einaudi, 2012, € 10,00, pp. 98).
Lei è Irene, non ride più, è stanca di un uomo distratto che forse la ama ma non sa dirle perché. “Perché mi ami?” e vorrebbe sentirsi rispondere “Ti amo perché ti gratti il polso in quel modo tutto tuo”. Pensa che ci si innamori di quei particolari che nessuno, al di fuori di noi, potra’ mai vedere. Quei particolari che fanno sentire unici perché sono solo tuoi.
Una sera Irene si volta e guarda l’orologio   della cucina. “Che hai?” le domanda il marito. »Niente, aveva risposto Irene. E gli aveva carezzato il dorso della mano, il gesto che fanno le donne quando vanno via per non tornare più”.
Nicola e’ un lettore accanito, ha sposato Licia ma forse non voleva. Voleva un figlio, Licia no. Si è ritrovato a vivere una vita fatta di Licia e pensa di essere felice di quel piccolo mondo che è fatto di lei e solo di lei.
Poi Licia muore e lui ritrova la sua vita nella morte di lei. E, per quanto fatichi ad ammetterlo, non soffre e non si sente sbagliato a sperare di innamorarsi   ancora “stando bene attento a tenersi stretto il resto del mondo, questa volta”.
Nel mezzo c’è un bistrot frequentato da tutti e due, ci sono pensieri e desideri comuni. Le loro vite scorrono parallele, pagina dopo pagina, scritte in un modo garbato e con una sensibilita’ non comune.
E’ una splendida storia  di un uomo e una donna  che si amano senza conoscersi, che si cercano, quasi si toccano, si mancano… fino al finale…

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