Andrea Camilleri La pensione Eva

21 febbraio 2013
Scritto da: Sara

La pensione Eva è il primo libro di Andrea Camilleri (Mondadori, 2008, € 9,50) che leggo. E non è un Montalbano. L’ho scelto apposta, perché avevo la curiosità di conoscere questo autore attraverso un libro meno conosciuto. Avevo il timore di non riuscire a conciliarmi con il suo stile e il suo linguaggio, ma erano tutte paure infondate! Ho trovato questo breve romanzo coinvolgente, appassionante. Da subito il lettore è catapultato nella storia, l’intreccio è lineare e ciò consente di affezionarsi gradualmente a tutti i personaggi e di raffigurarseli in testa con estrema precisione.
Nenè fin da piccolo si domanda cos’è la Pensione Eva, quella bella villa che vede ogni volta che và al porto di Vigàta a salutare il padre. Il libro racconta dapprima tutte le sue peripezie di ragazzino estremamente curioso e poi le storie delle varie persone che, seppur per breve tempo, frequentano la Pensione Eva. Che è un casino, sostanzialmente, una casa di appuntamenti. Qualche giorno fa una un’amica mi ha chiesto che libro stessi leggendo: La Pensione Eva – “Ma è un romanzo scollacciato!”. Sì, forse un po’ è vero, principalmente all’inizio; ma nulla di particolarmente spinto, comunque. L’ambientazione mi colpisce sempre tanto: probabilmente qualcuno è già a conoscenza della mia passione per la Sicilia come cornice ideale per un romanzo, e non posso che riconfermare la mia tesi dopo questa bella lettura. Camilleri è veramente un grande autore. Si riconosce subito la penna di un ottimo scrittore, ancora di più quando dopo aver letto solo due pagine vorresti che il mondo intorno a te si fermasse per consentirti di continuare a leggere fino alla fine del libro, senza interruzioni!

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