la verità è solo la bugia che preferiamo
(Eric-Emmanuel Schmitt I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto)
I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto (e/o € 12,00, pp. 126, traduzione di Alberto Bracci Testasecca). La signora Ming pulisce i gabinetti degli uomini al Grand Hotel di Yunhai e dice di avere dieci figli, quando tutti sanno che in Cina è vietato averne più di uno. Il protagonista, un uomo d’affari francese, è convinto che quella donna sia una bugiarda. Tuttavia, affascinato da lei, corre in bagno per sentire le storie di quei figli, spassosissime anche perché infarcite dei detti di Confucio.
Cose tipo: “Si può fingere di avere dei sentimenti ma non si può far finta di avere delle idee” oppure “L’esperienza è una candela che illumina solo chi la tiene”. Un piccolo libro arguto (si legge in mezz’ora) sul ruolo dell’immaginazione nel dare la felicità. E sul cammino della saggezza che lambisce sereno quello della menzogna.
Non vi svelo se la signora Ming menta o meno. Ma vi anticipo la morale: «La verità è solo la bugia che ci piace di più».
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Scritto da: Francesca Magni
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Tags: E/O, Eric-Emmanuel Schmitt, I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto
L’ho finito domenica. È un libricino veramente carino. Una folata di saggezza orientale che spesso fa pensare, a volte commuove e che sempre rasserena.
C’è una parole che ritorna ogni volta che leggo storie ambientate in oriente, una parole bellissima: dignità. La signora Ming riesce ad essere un personaggio elegante e sempre coerente con se stessa anche davanti orinatoio. Lo consiglio…
Mi fa molto piacere che tu l’abbia apprezzato! Concordo con la definizione di libro che rasserena. E soprattutto con l’osservazione sulla dignità… Alla fine questo romanzo ti dà anche una piccola lezione, per nulla saccente.