Margherita Oggero L’ora di pietra

26 settembre 2012
Scritto da: Sara

Immaginate di dover restare chiusi in casa obbligatoriamente per due giorni interi. Ecco, a me sta capitando proprio adesso, costretta a stare tappata in casa per colpa di un forte raffreddore che si porta via tutta la voglia di fare qualsiasi cosa che non sia starsene in panciolle sul divano. Oggi è il secondo giorno di “reclusione casalinga” e sto già cominciando a innervosirmi perché vorrei fare tante cose, non sprecare così il poco tempo libero che ho. Beh, immaginatevi allora come possa essere la vita di una persona che, invece, è costretta a rimanere confinata in casa propria tutti i giorni. Ci sono diverse circostanze per cui ciò possa accadere e L’ora di pietra di Margherita Oggero (Mondadori, pp. 270, € 18,50) ne narra una molto particolare. Imma è una tredicenne vitale e dotata di una grande fantasia. Grazie all’amore per la natura e gli animali crea un mondo tutto suo dove rifugiarsi per fuggire al dolore che altrimenti  le renderebbe impossibile vivere: la mamma è morta davanti ai suoi occhi, investita da un’auto a bordo della quale c’erano due uomini del boss del paese, colui che, senza farsi mai vedere, gestisce la maggior parte delle attività locali. Dopo la morte della madre, Imma si trasferisce a casa dei nonni e degli zii, una grande famiglia che la accoglie come in un abbraccio forte e rassicurante, ma che non la aiuta a sfuggire ai suoi dolori. Imma prova a dimenticare, a ricominciare una vita uguale a quella di tutti i suoi coetanei, ma, del tutto involontariamente, è testimone di un tragico omicidio, di una cosa bruttissima e crudele che avviene sempre per mano della malavita locale. Lei, sconvolta, si chiude in un pesante silenzio, non rivela niente a nessuno, sebbene le costi tanto fare finta di nulla. Un giorno, però, Imma si ritrova faccia a faccia con l’omicida e, tristemente consapevole di ciò che le potrà accadere, con un gesto di estremo coraggio si ribella e riesce a fuggire. A quel punto è necessario raccontare tutto alla famiglia che, per proteggerla, decide di nasconderla a Milano, a casa di una “zia scaduta” che accetta di tenerla con sé. Da quel momento Imma è confinata in casa: non deve fare rumore, non può uscire sul bancone né affacciarsi alla finestra, non può andare a scuola e non deve assolutamente parlare al telefono con nessuno, tantomeno con la sua famiglia. Lontana da tutto e da tutti, Imma soffre, ma la sua vitalità la porta a reagire un’altra volta, uscendo di casa di nascosto, e poi ancora un’altra, quella decisiva.
Ho apprezzato molto questo libro. Mi ha insegnato come possa diventare difficile la vita di una persona quando è condizionata dalle coercizioni e dallo strapotere di altri esseri umani che esercitano la loro forza a scapito della collettività. Inoltre, è scritto davvero bene: l’autrice conduce il lettore nel mondo del romanzo con abile maestria e rende la lettura molto piacevole!

Post letto 1236 volte
Tags: , ,

2 commenti a “Margherita Oggero L’ora di pietra


Scrivi un commento



*




Segui questo link per ricevere nuovi post dal blog!