Véronique Ovaldé E il mio cuore trasparente

14 giugno 2012
Scritto da: Susy

Véronique Ovaldé E il mio cuore trasparente (Beat Edizioni, € 9,00, pp. 200). La prima cosa che mi ha copita di questo romanzo è la quasi totale assenza di punteggiatura. È come  un lungo monologo interiore. L’autrice a volta salta di palo in frasca, seguendo l’ordine sconnesso dei pensieri del personaggio principale: Lancelot. E il mio cuore trasparente è la storia di un lutto, una perdita. Lancelot è un correttore di bozze, un uomo del tutto anonimo, con una vita perfettamente anonima.
Si potrebbe dire che l’unico atto di coraggio, di eroismo  che quest’uomo poco interessante, persino banale, ha compiuto nell’arco di una vita, sia stato lasciare la prima moglie Elizabeth per la più imprevedibile, volubile ed indecifrabile Irina. Una donna così diversa da lui e lontana da ciò a cui è abituato e che, proprio per questo, lo conquista a prima vista.
Irina muore in un  inspiegabile incidente stradale e da lì inizia il dramma esistenziale di Lancelot.
Per prima cosa deve affrontare la sua vita senza di lei, senza il perno intorno al quale girava la sua intera esistenza.
Poi, grazie alle indagini della polizia circa l’incidente, inizia a scoprire piccole tessere  che  nel puzzle generale della loro vita insieme, non entravano per nulla! Scopre particolari che non conosce, scopre, per certi versi, una donna della quale non sa assolutamente nulla! E scopre tutte le bugie, le cose non dette.
Questa consapevolezza lo dilania… e la voglia, la  necessità di capire cosa questa donna gli nascondesse e chi fosse veramente sua moglie, diventa una persecuzione.
Si chiede come poteva una donna così vivere con uno come me? E soprattutto si chiede chi era davvero questa persona con cui dividevo il letto, e di cui scopro di sapere così poco?
Che è poi la domanda fondamentale che questo romanzo suggerisce ossia quanto profondamente si conoscono le persone che ci vivono accanto?
Sappiamo veramente tutto di loro o ci nascondono una vita segreta e sotterranea di cui siamo totalmente inconsapevoli?
E il mio cuore trasparente mi ricorda vagamente un altro libro di cui ho scritto su questo blog ossia La storia di un matrimonio di Andrew Sean Greer.
La riflessione di fondo è la stessa: sappiamo davvero tutto delle persone che amiamo?
Il romanzo della Ovaldé non mi ha catturata completamente devo dire: sarà perchè Lancelot… più che intrigarmi mi faceva innervosire con quella sua immobilità… quel suo essere così… stupido per certi versi, immerso in un mondo irreale; così succube di sua moglie da non notare tanti piccoli particolari che avrebbero probabilmente allarmato qualsiasi altro marito.
Però la sua scrittura è… originale: quel flusso di pensieri senza sosta.
E comunque alla fine il nostro Lancelot avrà il suo piccolo riscatto… se così lo si può definire!
Buona lettura!

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