il romanzo delle donne e del tempo che passa
(Ginevra Bompiani La stazione termale)

19 marzo 2012

Ginevra Bompiani, La stazione termale (Sellerio € 12,00, pp. 145). Siete mai stati in uno di quegli alberghi termali frequentati da signore in età, qualche volta con i nipoti? Il romanzo di Ginevra Bompiani ne ricostruisce l’atmosfera in modo palpabile, e già questo è un piacere. Un piacere raro, direi. L’autrice osserva in modo acutissimo, usa una vena di ironia e molta tenerezza. Protagoniste sono due coppie di donne, anomale in genere ma abbastanza comuni nel contesto di un albergo termale: una bambina con la zia e due vecchie amiche. Le quattro si scrutano per carpire i reciproci segreti e intanto si rispecchiano le une nelle altre in un gioco di rimandi e ricerche di somiglianze. Che senso ha osservare i compagni d’albergo in vacanza se non quello di trovare specchi che ci restituiscono pezzi di noi, possibilmente accompagnati dalla sensazione di essere migliori?

Ginevra Bompiani ricostruisce questo gioco con molto realismo. E scrive il romanzo delle donne alle prese con l’eterno tema del tempo che passa, un tema che le permea persino da piccole. Alle terme le donne di tutte le età hanno qualcosa in comune: una solitudine, una ferita nel passato, una malattia (che «è l’avventura dei vecchi»), un sogno di bellezza per cui sono disposte a pagare con ogni sofferenza. È un mondo tutto femminile, gli uomini restano fuori, eppure sono sempre lì, sullo sfondo. E quando finisce la settimana si torna a casa, con le stesse rughe ma forse, dentro, un po’ cambiate.

Scritto da: Francesca Magni

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(Ginevra Bompiani La stazione termale)”


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