Scritto da: Sara

Ho appena finito di leggere Dentro la foresta di Roddy Doyle (Guanda, € 14,50, pp. 210) e l’impressione che mi ha lasciato è particolare: mi sembra di essere entrata dentro una storia “sottile”. Non so bene come spiegarmi, è un po’ come attraversare una stanza in punta dei piedi: sai dove vai, conosci il percorso perfettamente, ma fai tantissima attenzione a non far rumore, per non farti sentire e non svegliare chi sta dormendo, magari. Ecco, leggere questo romanzo è stato così. Il lettore è come un osservatore esterno, che vede svilupparsi le vite dei personaggi e segue incantato il loro evolversi tra le pagine: li guarda dall’alto e, alla fine, sa di aver letto una bella storia, che va ben al di là delle parole stampate sulla carta. Ci sono Johnny, Tom e la loro madre, Sandra, che partono per la Finlandia, apparentemente per farsi una vacanza e vedere tanta neve; in realtà partono per lasciare un po’ di spazio a Grainne, sorellastra di Johnny e Tom, che dopo tanti anni rivede Rosmary, la madre che si trasferì a New York quando lei era ancora piccola, lasciandola con il padre e la sua nuova famiglia. Le due storie partono unite, poi si dividono scorrendo parallele (anche la numerazione dei capitoli è diversa a seconda della vicenda che si segue) e si reincontrano solo alla fine, quando le vite di tutti i personaggi avranno un significato molto diverso da quello che avevano all’inizio. Suggerisco di cuore questo romanzo a tutti: è una lettura universale, che secondo me può piacere a lettori con gusti anche molto diversi e tutti, alla fine, possono concludere la storia nel modo che più preferiscono.