Scritto da: Sara

Due di Irène Némirovsky (Adelphi, € 18,50, pagg. 237) è stato pubblicato nel 1939 ed è ambientato negli anni che immediatamente seguono la Prima Guerra Mondiale. Fu considerato dai critici come il primo romanzo d’amore di Irène Némirovski, grande scrittrice francese di adozione, ucraina di nascita. La storia si può dire interamente basata sul rapporto di coppia, sia essa formata da marito e moglie, da due fidanzati, da due amanti o da due giovani in cerca di puro divertimento.È davvero interessante leggere l’evolversi di queste coppie nell’arco della vita e capire come una relazione sentimentale, che si considerava assolutamente necessaria per la propria sopravvivenza durante gli anni della gioventù, possa trasformarsi in una gabbia claustrofobica dopo venti o trent’anni di convivenza; oppure sorridere dell’affetto e del senso di sicurezza indissolubile che legano una coppia di coniugi sposati da tanto tempo, sebbene entrambi  si concedano un’amante per animare le loro ordinarie giornate. L’amore è vissuto dai personaggi con così tanto ardore e coinvolgimento, da portare talvolta a situazioni estreme, descritte con molta passionalità dall’autrice: “…il volto di Evelyne non era quello di una ragazza delusa, ma di una donna trionfante. Di una donna felice e appagata. Probabilmente è morta perché un giorno l’amante l’ha lasciata, o perché ha dovuto lasciarlo lei. Ma, prima di questo, è stata felice. Ed è l’essenziale”. Il lettore che conosce lo stile di Irène Némirovski, perché ha già letto altri romanzi (come il capolavoro Suite francese o Il malinteso oppure Il ballo, solo per fare degli esempi), è nuovamente immerso nello stile narrativo tipico di questa talentuosa autrice; chi non la conosce, ed entra in contatto con la sua scrittura per la prima volta leggendo Due, viene totalmente assorbito da un mondo così perfetto in tutti i suoi particolari da coinvolger
e pienamente l’anima.  In ogni caso, tutti si ritrovano a dover fare i conti con l’amore, sviscerato, descritto allo stato puro e così vivo che con la sua presenza riempie ogni spazio e permette di osservare la vita da un’angolazione totalmente diversa.