(Joyce Carol Oates Sorella mio unico amore)

24 ottobre 2011
Scritto da: Adele

Sorella mio unico amore di Joyce Carol Oates (Mondadori, 2009, € 22.00) è una lettura non facile sia per lo stile narrativo, tortuoso e complesso, sia per l’argomento scottante.

La storia è quella di Edna Louise Rampike, Bliss per i fan,  una brevissima esistenza sotto i riflettori: campionessa di pattinaggio artistico a soli quattro anni, al centro di incontri sociali, feste, servizi fotografici, concorsi. Ogni momento della sua vita sotto lo stretto controllo della madre:  trucco, acconciatura, manicure, vestiti sempre un troppo sexy per una fragile bambina di 6 anni. Un padre bello, atletico, macho, rampante ma costantemente assente.
Il racconto dell’ascesa sociale di Bliss, della orribile morte e delle sue conseguenze sulla famiglia Rampike è narrata dal fratello di Bliss, Skyler, soli nove anni al momento dell’omicidio della sorella, ora diciannovenne con problemi.  Una prosa densa, tortuosa, piena di flashback e di salti al presente, note a piè di pagina ed infarcita di approssimative citazioni in latino, greco, francese. Una lingua che si avvolge su se stessa, rilegge da angolazioni diverse gli stessi fatti, ripercorre momenti del passato e del presente. Un passo dopo l’altro assieme a Skyler nel profondo dell’inferno;  con l’accompagnamento della sua voce narrante si precipita nel baratro della famiglia cristiana e perfettamente inserita nella upper class americana, si scende nell’abisso della disperazione, della tristezza, della paranoia, delle pasticche date per colmare disagi psicologici, delle ambizioni sfrenate, delle apparenze da salvare. La lettura, così poco scorrevole, ti tiene avvinta, ti costringe a scrutare dentro un’esistenza apparentemente perfetta ma segnata da crepe profonde che finiranno per sgretolare definitivamente il sogno della famiglia americana.

Un’agonia che si aggiunge ad una scoperta per me agghiacciante. La storia, magistralmente narrata da Joyce Carol Oates, è liberamente tratta da un famoso fatto di cronaca, l’uccisone di JonBenét Ramsey, reginetta di bellezza assassinata nella sua abitazione in Colorado a soli 6 anni.

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