ci sono più posti in cui andare
che strade per arrivarci
(Gianni Rodari La strada che non andava
in nessun posto)
Tempo di lettura: 30 secondi
Gianni Rodari, La strada che non andava in nessun posto (Emme Edizioni, 2010, € 14,50). «Certi tesori esistono soltanto per chi batte per primo una strada nuova» (pag. 26). Si chiude così questo racconto, che faceva parte delle Favole al telefono pubblicate nel 1962. Martino è incuriosito da una strada che tutti dicono non porti da nessuna parte; lo chiamano Testadura perché insiste a volerci andare, finché un giorno la imbocca. In fondo trova un castello, e una signora bellissima che aspettava proprio lui: «Allora non ci hai creduto alla storia della strada che non andava in nessun posto» gli dice. «Era troppo stupida. E secondo me ci sono anche più posti che strade» risponde Martino. E la favola, che è stata scritta per i piccoli, vien voglia di regalarla (e augurarla) ai grandi.
(Pubblicato su Donna Moderna n. 52, 2010)
Post letto 564 volte
Tags: bambini, Emme Edizioni, Gianni Rodari, La strada che non andava in nessun posto