una poesia a richiesta: País de la ausencia
Mi scrive Carmelo chiedendo se in Canto che amavi, la raccolta di poesie della poetessa cilena Gabriela Mistral, tradotte per la prima volta in italiano da Matteo Lefèvre e pubblicate ora da Marcos y Marcos, c’è anche País de la ausencia e mi chiede di poterla leggere qui. In via eccezionale, sì. E vi consiglio di comprarlo, questo libro, perché Gabriela Mistral non si smette di esplorarla, una volta scoperta.
Paese d’assenza
bizzarro paese
più leggero d’un angelo
e gesto sottile,
color d’alga morta,
colore di nibbio,
con l’età di sempre,
senza età felice.
Non dà melograni,
non dà gelsomini,
e non ha né cieli
né mari di viola.
Il suo, il nome,
mai gliel’ho sentito,
e in paese senza nome
io morirò.
Né ponte né barca
mi ha portato qui.
Non me lo hanno detto
per isole o terre.
Io non lo cercavo
né poi l’ho scoperto.
E sembra una fiaba
che ho già imparato,
sogno da prendere
e poi da lasciare.
È la patria dove
vivere e morire.
Mi è nato da cose
che non son paese;
da patrie e patrie
che ho avuto e perduto;
da quelle creature
che ho visto morire;
da ciò che era mio
e mi ha abbandonato.
Ho perso montagne
su cui ho dormito;
ho perso orti d’oro
dolcezza di vita;
ho perso le isole
di canna e di viola,
e le loro ombre
le vidi a me stringersi
e avvinte e amanti
farsi anche paese.
Criniere di nebbia
senza dorso e nuca,
respiri assopiti
li vidi seguirmi,
e in anni erranti
diventar paese,
e in paese senza nome
io morirò.
(Gabriela Mistral, País de la ausencia)
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Tags: Canto che amavi, Gabriela Mistral, Marcos y Marcos, Matteo Lefèvre, poesia