hanno tutti ragione
(soprattutto Paolo Sorrentino)
Scritto da: Marta Dore www.martahasflowers.com
Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione (Feltrinelli, 2010, € 18,00).
Ho letto un libro che sono impazzita, che forse mi sono ammalata apposta solo per poterlo leggere in pace. Persa nel mio letto e nelle parole di Sorrentino, ho riso e pianto, ho provato tenerezza e disgusto pietà e orrore.
Ho goduto di una scrittura magistrale e barocca e invece anche secca, di un’intelligenza che non mi lasciava tregua e pazienza se a volte era un tantino troppo compiaciuta di sé. Ho letto un libro di quelli che ti fanno amare la letteratura per sempre, ma non come quando ti succede – come diceva il giovane Holden – che vorresti che il protagonista (o era lo scrittore?) diventasse tuo amico, perché sinceramente io non potrei mai diventare, credo, un’amica né di Tony-coca-Pagoda, né della dolcissima e disperata Rita Formisano, che disse la parola sbagliata nel momento sbagliato, né della baronessa Eleonora Fonseca, che uccise la propria dignità per un barlume di piacere, né tantomeno potrei frequentare Alberto Ratto o l’orrido Fabio.
Però anche se non uno dei personaggi me lo sono sentito vicino o simile a me, li ho amati tutti da perderci la testa, perché tra le verità che mi ha insegnato Sorrentino, che è un genio davvero se sa fare i film che fa e se sa pure scrivere i libri che scrive, c’è che la meraviglia della vita sta anche nelle differenze, nei mondi così diversi che ti convivono accanto e che, stando ai tuoi antipodi, ti possono dire molto più di te di quanto non faccia lo specchio appeso sopra il lavandino del bagno.
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Tags: Feltrinelli, Hanno tutti ragione, Paolo Sorrentino, romanzo
Non ho letto il libro, ma me ne hai fatto venire voglia. Sottoscrivo – anzi riscrivo – ogni tua parola, nel finale: “la meraviglia della vita sta anche nelle differenze, nei mondi così diversi che ti convivono accanto e che, stando ai tuoi antipodi, ti possono dire molto più di te di quanto non faccia lo specchio appeso sopra il lavandino del bagno”.
Sorrentino ha dato a Toni Pagoda una vita propria e l’ha fatto così bene che il personaggio viene chiamato a firmare articoli di giornale in vece del suo creatore. Come tutti i veri scrittori, anche lui rimane sullo sfondo della sua creatura, il cantante napoletano cocainomane la cui voce rimane sotto la pelle al lettore ben oltre la fine del libro…