un giorno nella vita di 9 donne
(Margarita García Robayo Ci sono cose
che una non può fare scalza
)

29 ottobre 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Margarita García Robayo, Ci sono cose che una non può fare scalza (Marcos y Marcos, 2010, traduzione di Claudia Tarolo, € 14,00). Margarita García Robayo è del 1980, una giovane blogger colombiana (e se masticate un po’ di spagnolo il suo blog è molto bello) che vive a Buenos Aires e per la sua età ha già fatto (e scritto) un sacco di cose interessanti. L’ultima, scovata dalla piccola casa editrice indipendente Marcos y Marcos, è questo libro che non si può definire né romanzo né raccolta di racconti ma entrambe le cose – e forse varrebbe la pena  di inventarsi un nome per il genere, visto che inizia a essere usato (vedi Olive Kitteridge di Elizabeth Strout). Qui sono nove brevi storie per nove donne che si incrociano, si sfiorano, a volte si ostacolano mentre tessono, con amore, sconforto, desiderio, perdita, la trama umana di una qualsiasi città del mondo. Julia detesta che Arturo, dopo essere stato da lei, torni a dormire dalla moglie (perciò una sera gli infila i vestiti in lavatrice). Beatriz, moglie di Arturo, passa una notte folle con un uomo che ha incontrato andando in banca a chiedere un mutuo. Rina sogna di vincere una scommessa in tv, ma Susy, la concorrente di quiz su cui ha puntato, perde. Susy ha un passato da bambina prodigio in televisione ma è un’adulta fragile e impaurita, e si gioca, con una risposta sbagliata, la sua chance di ritornare la celebrità che era… Sono storie brevi,  leggere e insieme di piombo, ricordano un po’ le donne dei  racconti di Ángeles Mastretta (sarà il tocco sudamericano?). Ricordano tutte noi.

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